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Il Refettorio

Olio su tela, cm 35x52

Firmato in basso a destra «FNetti»

Iscrizione sul retro: “Questo bozzetto è dell’artista napoletano-siciliano di nascita [sic!] Augusto Licata, che ebbe poi a comporre un gran quadro intitolato Refettorio, il nuovo arrivato, a me personalmente noto, Bari 20 nov. 1933, XII, Il Preside De Palma”.

Bari, Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”

 

Inizialmente attribuito ad Antonio Licata, a causa di un’iscrizione fuorviante sul retro del dipinto, solo dopo la scoperta della firma autografa di Francesco Netti, è stata restituita la paternità all’artista santermano. In base a ulteriori indagini, sembra che il dipinto sia una libera copia di Ora di Refettorio del Licata, opera comparsa su «L’Illustrazione Italiana» del 1885, sotto forma di incisione. Pur ispirandosi al gruppo dei quattro ragazzi seduti al centro della composizione del Licata, Netti adopera molteplici cambiamenti, a partire dagli atteggiamenti dei bambini e dall’attenzione rivolta ai tavoli apparecchiati, che consegnano allo spettatore piccole nature morte formate da bicchieri, brocche, piatti, tovaglioli. Attraverso, poi, l’utilizzo delle diagonali, l’artista offre una rappresentazione spaziale molto interessante e vicina alle opere di Edgar Degas, come si vede in L’Assenzio (1872).

 


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Francesco Netti