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Dopo la festa , 1864

Olio su tela, cm 90x131

Firmato e datato in basso a destra «FNetti 1864»

Santeramo in Colle, collezione privata

 

È considerato uno dei dipinti più straordinari e significativi del periodo. Affronta la tematica del Carnevale, molto cara a Francesco Netti. Invece, però, di rappresentare la gioia, l’ebrezza della festa, l’artista sceglie di fissare sulla tela il momento della sua interruzione brusca, del finale improvviso del ballo, lasciando trasparire gli intenti moralistici dell’opera.

La festa termina a causa del malore improvviso di Pierrot che si è accasciato su alcune sedie e pianto, come morto, dalla sua donna non troppo casualmente abbigliata di nero. Sul fondo della stanza si accalca il resto degli invitati, dando vita a una mesta processione.


 Ad attirare l’attenzione, oltre al gruppo principale, è una piccola figurina, l’unica a voltarsi verso lo spettatore: dalle sembianze mascoline, in realtà, pare sia una donna mascherata proprio da débardeur, costume utilizzato molto dalle donne a carnevale, che consiste in un calzoncino di velluto e seta, una camicia con fascia alta alla vita e nulla più. Essa rimanderebbe ad un’opera oggi perduta intitolata La débardeur, esposta a Milano nel 1861.


Dopo la festa appare stilisticamente vicina alle opere che Netti realizzerà solo negli anni Settanta, memori del retaggio francese, al ritorno a Napoli dal suo soggiorno parigino e potrebbe indurre a pensare a simili stimoli se non si vedesse espressamente la data «1864».

Eppure, se non in maniera diretta, Netti potrebbe aver comunque ceduto all’influenza di un artista francese da lui molto amato e stimato, di grande risonanza: Jean-Leòn Gerôme, che realizza Il duello dopo il ballo, una scena di duello fra un Arlecchino e un Pierrot circondati da altre maschere, dal successo strepitoso alla sua presentazione al Salon del 1853.

 


 


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Francesco Netti